Il Primo passo del processo di successione (Se non sapete cos’è la successione, trovate il nostro post qui) è l’”accettazione dell’eredità”. L’eredità può infatti essere rifiutata, spesso per la presenza di molti debiti del defunto.
Una volta accettata l’eredità è necessario presentare la dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate per determinare le imposte da pagare sui beni e i crediti ricevuti. La dichiarazione di successione deve essere presentata dagli eredi entro 12 mesi dal decesso.
Non occorre presentare la dichiarazione di successione se contemporaneamente:
Una volta presentata la dichiarazione di successione, l’Agenzia delle Entrate comunicherà agli eredi a quanto ammontano le imposte di successione che cambiano in relazione al grado di parentela e a quanto si eredita.
Per coniuge e figli, se l’ammontare complessivo dei beni non supera il valore di 1 milione di euro per ogni erede non ci sono imposte da pagare. In caso di fratelli, la franchigia è fissata a 100mila euro ciascuno.
Se si supera il milione di euro l’imposta di successione è pari al 4% per genitori e figli e altri parenti in linea retta per la quota che supera il milione di euro; sale al 6% se si ereditano beni da altri familiari, mentre in caso di estranei si paga l’8%.