Il Cimitero Comunale di Bolzano tra Storia, Arte e Serenità

Il Cimitero Comunale di Bolzano, situato nella zona nord-est della città è uno dei più grandi della regione. Progettato dall'architetto Gustav Nolte e inaugurato nel 1928, questo luogo di riposo è un esempio di cimitero-giardino, concepito con percorsi, alberi e fiori che creano un'atmosfera di pace e serenità.

Diviso in diverse sezioni, il cimitero offre un'ampia varietà di ambienti, tra cui la cappella delle benedizioni, la sala del commiato, il cimitero islamico, il cimitero ebraico e anche un cimitero evangelico. Ogni area racconta storie diverse, rendendo il cimitero un crocevia di identità culturali e storiche.

Gli edifici presenti, come la cappella delle benedizioni, la casa del custode e il centro di documentazione, aggiungono un valore architettonico e culturale al luogo. La cappella delle benedizioni, dove si celebrano i funerali, si erge come un simbolo di speranza e conforto per coloro che visitano il cimitero per commemorare i propri cari.

La storia del Cimitero Comunale di Bolzano è legata al periodo tra il 1923 e il 1930, quando il Comune decise di costruire un nuovo cimitero a Oltrisarco, sotto la direzione di Gustav Nolte. L'ampliamento successivo e l'aggiunta di nuove strutture, come il crematorio inaugurato nel 2000, hanno arricchito ulteriormente questo luogo di memoria.

Le cappelle di famiglia, tra cui quelle dei Kößler e dei conti Toggenburg, insieme alle numerose lapidi e monumenti funebri realizzati da artisti come Anton e Franz Rainalter, contribuiscono a creare un patrimonio artistico e storico unico nel cimitero. Tra le tombe di interesse storico, spiccano il monumento a Ljubov' Dostoevskaja e la tomba di Giambattista Tonini, fucilato durante la prima guerra mondiale.

Recenti aggiornamenti includono la creazione di una nuova area per la tumulazione delle urne cinerarie e la realizzazione del "Giardino delle rimembranze", dedicato alla dispersione delle ceneri in natura.

Il Cimitero Comunale di Bolzano non è solo un luogo di sepoltura, ma un capitolo vivente della storia della città, dove le vite passate sono celebrate e rispettate in un contesto di pace, riflessione e memoria.
 

Photo: Marco Mauro (EELImedia - Bolzano)